Commento al salmo 128

Beato ogni temente del Signore

PROSEGUE LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI AI QUINDICI SALMI DEI GRADINI

Di Bruno Di Porto
 
Traslitterazione e traduzione

Shir hammaalot Canto dei Gradini

Ashré kol ieré Adonai

Beato ogni temente del Signore

Ha olekh bi derakav

Che procede nelle sue vie

Ieghia kappekha ki tokel ashrekha ve tov lakh

Con la fatica (il frutto della fatica) delle tue mani  tu mangi

(ti nutri) ed è buono per te (e ti soddisfa)

Eshtekhà ke ghefen poria

La tua donna è come una vigna fruttifera

Be yarcheté beitekha

Nell’intimità della tua casa

Banekha kishtelé zetim

I tuoi figli come virgulti di ulivo

Saviv le shulchanekha

Intorno alla tua tavola

Hinnè ki ken yevorach gaver yeré Adonai

Ecco così sarà benedetto l’uomo che teme l’Eterno

Yevarekekha Adonai mi Zion

Ti benedirà l’Eterno da Sion

Ureè be tov Yerushalaim

E vedrai nel bene Gerusalemme

Kol yemé chayekha

Tutti i giorni della tua vita

Ureè vanim le vanekha

E vedrai (possa tu vedere) i figli dei tuoi figli

Shalom al Israel

Pace (sia pace) su Israele

È un canto di lode e di augurio per l’uomo giusto, che vive soddisfatto  dell’onesto lavoro, nel timore e amore di Dio, con la sua sposa, regina della casa, e i suoi figli. Si invoca ogni bene per lui, esempio di attinenza al dovere  (penso ai mazziniani Doveri dell’uomo), di religiosità, di giusto amor patrio, in Gerusalemme, città santa. Gli amorevoli paragoni attingono alla natura e all’agricoltura, in una società ben regolata. Non vi irrompono le inquietudini, l’ansietà, gli impeti reattivi, le interpellanze a Dio di altri salmi, nella articolata varietà del Salterio, che ha qui un quadro sereno. –

Il salmo 128 è ovviamente espressione della civiltà e religione ebraica, ma senza richiami di specifica osservanza, implicitamente comprendendo ogni temente del signore, nell’augurio di pace su Israele, sicché l’interpretazione di  maestri si volge alla considerazione dei proseliti, quali tementi di Dio. Nel mondo latino coloro che si avvicinavano alla fede e ai costumi di Israele erano appunto chiamati metuentes. Ai tementi del Signore esplicitamente si rivolgono il salmo 115, al versetto 13, e il salmo 135 al versetto 20, tenendoli in conto di seguito alla casa di Israele, insieme del popolo ebraico, la casa di Aronne, ossia i sacerdoti, la casa di Levi, ossia i leviti, tutti in benedizione del Signore, il 135 con il lirico, solenne finale Haleluyià :    

 יִרְֵאֵי  יְהָבָֿה בְִּטְחוּ בַיהָבָֿה עֶזְָרָם וּמָגִָסָּם הוּא 

 יְבָרֵ֖ךְ יְרְאֵי יְהוָֹה הַקְּטַנִּים עִים הַגְּדלִֹי ם

Tementi di Dio, fidate nel Signore, loro (vostro) sostegno, loro (vostra) difesa

Benedica i tementi del Signore, i piccoli insieme con i grandi

Iré Adonai bitchù ba Adonai ezram umaghinam Hu

Ivarech iré Adonai haqqetanim im hagghedolim

  יִֽרְאֵ֥י יְ֝הֹוָ֗ה בָּרְכ֥וּ אֶת־יְהֹוָֽה׃

בָּ֘ר֤וּךְ יְהֹוָ֨ה ׀ מִצִּיּ֗וֹן שֹׁ֘כֵ֤ן יְֽרוּשָׁלָ֗͏ִם הַֽלְלוּ־יָֽהּ

Tementi di Dio, benedite il Signore

Sia benedetto il Signore da Sion, colui che risiede in Gerusalemme,

Haleluyà

Iré Adonai barkù et Adonai

Baruch Adonai mi Zion shoken Yerushalaim Haleluyàh

Quanto al salmo 128, ne osservo, come per il 127, la relativa facilità di comprensione, rispetto ad altri ritenuti dagli esperti di  più tardo periodo, con influenza dell’aramaico:  per quanto possa avvertire.

Prima di lasciarvi vi consiglio di ascoltare questa bellissima versione del salmo Shir Hama’alot cantata da Shai Abramson cliccando su questo link:

https://www.youtube.com/watch?v=AohADpVtmZo

Un caro saluto, 

Bruno Di Porto

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